La legge de Pechino

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Hong Kong chief executive candidate Carrie Lam smiles during the Hong Kong chief executive election in Hong Kong on March 26, 2017. A mainly pro-China committee began voting for a new leader of Hong Kong on March 26 to take the helm of the deeply divided city, which is fearful Beijing is curtailing its freedoms. / AFP PHOTO / DALE DE LA REY (Photo credit should read DALE DE LA REY/AFP/Getty Images)

OGGI QUATTRO ANNI FA

Aria de normalizzazione a Hong Kong, ’ndò Pechino impone la sovranità sua pe corpì separatismo, sovversione e terorismo. La governatrice Carrie Lam ufficializza l’avvio de ’na nova stagione: esprimo li ringraziamenti più sentiti a la Cina p’avé preso in considerazione la situazione pratica de la città ner processo d’elaborazione de la legge su la sicurezza nazionale; me sento incoraggiata dar forte sostegno pubbrico e fiduciosa che li disordini sociali che hanno turbato la gente pe guasi un anno se possino allentà cor ripristino de la stabilità e er ritorno a lo sviluppo economico pe mijorà er sostentamento de le persone. Er giovane attivista Joshua Wong pija atto de la realtà e se dimette dar movimento Demosisto: spero che la comunità internazionale seguiti a fà sentì la propia voce e facci li sforzi concreti pe difenne l’urtimo mozzico de libertà nostro. Opposizione dura a la legge liberticida viè dichiarata da Stati Uniti, Unione europea e Gran Bretagna.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi)

Ne la foto: Carrie Lam