All’apertura de li stati generali della dipromazia a la Farnesina, er presidente de la repubbrica Mattarella ha dovuto fà pe l’ennesima vorta ’na lezione de diritto costituzionale a li centocinquanta ambasciatori de tutte le sedi nostre ner monno, come puro ar ministro Tajani e a svariati membri der governo presenti.
De certo, li consiji che ha voluto dà a l’ambasciatori pe svorge er lavoro dipromatico in nome de l’Italia so’ sonati come sveje pe la politica der governo Meloni, perché Mattarella l’ha chiamati «limiti invalicabili della politica estera italiana», partenno dar «diritto d’asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo paese l’esercizio delle libertà democratiche», garantito da la costituzione a l’articoli 10 e 11. De seguito, cià tenuto a precisà che hanno da esse garantiste puro le corti de giustizia europee, che devono in quarche modo rinuncià a pezzetti de sovranità.
Er presidente poi, parlanno der rolo che ha da avé in generale la dipromazia, s’è voluto toje un sasso da la scarpa – che se chiama Elon Musk – quanno ha detto che è un «tema che appare di rinnovata attualità a fronte di operatori internazionali svincolati da ogni patria, la cui potenza finanziaria supera oggi quella di stati di media dimensione e la cui gestione di servizi essenziali sfiora, sovente, una condizione monopolistica».
Su le guere in giro p’er monno, Mattarella ha voluto sottolineà che «la diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi», che presempio hanno portato a ottené er cessate er foco in Libano, e che l’attività di mediazione ha da mirà a risurtati ambiziosi.
Guardanno ar medioriente, er presidente ha fatto a l’ambasciatori l’elenco de le cose da ottené ner prossimo futuro: libberà l’ostaggi israeliani e mannà subito aiuti a le popolazioni de la striscia de Gaza, stremate da «disumane sofferenze».
Quanto a la Palestina, «va ribadito fermamente che, per la repubblica italiana, l’autentica prospettiva di futuro risiede nella soluzione a due Stati», che è un «obiettivo privo di alternative, come hanno ricordato i ministri della regione intervenuti alla conferenza dei dialoghi mediterranei».
Ricordanno a tutti che a febbraro saranno tre anni dall’inizio de la guera in Ucraina, Mattarella ha detto chiaro che «l’Italia continuerà a lavorare affinché siano rispettati parametri essenziali, quali il rispetto del diritto internazionale; l’integrità territoriale ucraina; il principio della sicurezza nucleare; il rilascio dei prigionieri di guerra; la restituzione alle famiglie dei bambini ucraini rapiti e condotti in Russia; l’accesso sicuro ai porti del Mar Nero e del Mar d’Azov, anche a beneficio della sicurezza alimentare al livello globale».
A chi, magari, avrebbe quarcosa da rimproverà a sto presidente dar pijo poco dipromatico ce vié da ricordà che ’nde la costituzione nostra c’è er primo comma de l’articolo 87 che dice così: «Il presidente della repubblica è il capo dello stato e rappresenta l’unità nazionale».
Monica Bartolini
Ne la foto: er presidente Mattarella a la Farnesina
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