A Barcellona trentacinque persone hanno riportato lievi ferite in valle Mallorca, davanti alla sede della delegazione del governo centrale, a seguito delle cariche di polizia sui numerosi manifestanti contro l’arresto a Madrid del candidato alla presidenza Jordi Turull e di altri quattro leader indipendentisti. L’esule Carles Puidgemont è rientrato a Bruxelles dopo una breve permanenza a Helsinki, dove una nuova richiesta di estradizione non ha potuto essere esaminata prima della traduzione dal testo spagnolo. A Roma il secondo giorno della diciottesima legislatura ha fornito le prime indicazioni: bruciate le candidature iniziali con l’apporto determinante di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, l’assemblea di palazzo Madama ha eletto presidente la forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati e quella di Montecitorio il pentastellato Roberto Fico. Entrambi sono stati ricevuti nel pomeriggio da Mattarella al Quirinale e subito dopo Gentiloni si è dimesso aprendo formalmente la fase della formazione del nuovo governo; le consultazioni dovrebbero cominciare martedì 3 aprile: il resto è tutto da vedere. Siglato a Kiev un accordo tra il ministro dell’interno ucraino Arsen Avacon e quello francese degli affari esteri Jean-Yves Le Drian per la fornitura di cinquantacinque elicotteri destinati a varie funzioni: polizia nazionale, emergenza statale, sicurezza stradale, missioni antiterrorismo, servizi di frontiera. Molto soddisfatti il capo dello stato Petro Poroshenko e il primo ministro Volodymyr Groysman per quello che ritengono il più grande progetto strutturale nelle relazioni tra i due paesi.