Attenti a quei due

399

Il governo giapponese studia il piano di emergenza per una eventuale eruzione del monte Fuji, il vulcano a cento chilometri da Tokyo che, sebbene sia inattivo da sessanta anni, sarebbe ancora in grado di coprire con una coltre di cenere alta più di dieci centimetri le strade dei ventitre comuni della capitale impedendo il passaggio di merci e persone. Novanta pullman provenienti da tutta Italia hanno condotto a Trento centoquarantamila alpini per l’adunata nazionale; il capo dipartimento Angelo Borrelli ha ringraziato l’organizzazione per il contributo fondamentale che quotidianamente dà al sistema della protezione civile. Mentre Salvini e Di Maio trattano per la formazione del nuovo governo, Berlusconi agita lo spettro della imposta patrimoniale che potrebbe colpire i concittadini più agiati a beneficio della collettività in crisi. Il leader forzista, a quanto riferiscono le agenzie, ha manifestato il suo timore alla mostra dell’artigianato di Milano conversando con un espositore che gli mostrava la sua collezione di gioielli. È inarrestabile l’ondata di scandali per comportamenti anomali di personalità dello spettacolo e della cultura: dopo le vicende di Stoccolma che hanno portato all’annullamento per quest’anno del Nobel per la letteratura, questa volta tocca allo scrittore Junot Diaz, autore della «Vita meravigliosa di Oscar Dao», che si è dimesso da presidente del Pulitzer a causa delle accuse di molestie per le quali è indagato dal comitato del premio, assegnato al «New York Times» e al «New Yorker» proprio per le inchieste sul caso Weinstein che hanno sconvolto gli ambienti di Hollywood e suscitato reazioni in tutto il mondo. Arrivano le donne a Cannes offrendo un colpo d’occhio straordinario: sono ottantadue a salire per la Montée des marches rappresentando altrettante registe che in settanta anni hanno partecipato al concorso; una sola di loro ha vinto: Jane Campion per «Lezioni di piano»

Lillo S. Bruccoleri