Li giorni de la furia

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L’arto rappresentante europeo Josep Borrell invita a Bruxelles er ministro de l’affari esteri iraniano Mohammad Javad Zarif a considerà l’importanza de mantené l’accordo sur nucleare. A dispetto Teheran s’aritira e seguiterà er programma suo senza limitazioni; ma la risposta a l’attacchi americani sarà sicuramente militare: lo spiega Hossein Dehghan, consijere de la guida suprema Ali Khamenei. Durante la cerimonia funebre der generale Qassem Soleimani è proposta ’na taja de ottanta mijonate de dollari, una pe ’gni abitante der paese, da rigalà a chiunque riporti la capoccia der pazzo co li capelli giallastri. Pe parte sua er presidente Usa minaccia dure rappresaje e annuncia d’avé sgamato cinquantadue obiettivi d’artissimo livello pe l’Iran e la curtura iraniana, che corisponneno ar numero de l’ostaggi fermati in ambasciata ne l’urtima fase de la presidenza de Jimmy Carter e liberati subito dopo l’insediamento der successore Ronald Reagan.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi)

Ne la foto: Jimmy Carter