Ne l’indice annuale pubbricato da la commissione europea se distingue tra innovatori leader, forti e moderati co l’attribuzione de punteggi appositi su la base de la media fissata a novanta. È confermato er sorpasso der continente vecchio su l’Usa grazie a li paesi leader che superano de parecchio sto tetto e so’ Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia. Vengheno appresso queli forti come Germania e Francia e poi li tredici moderati: tra de questi l’Italia drent’a ’na classifica che fenisce co Bulgaria e Romania. Er punteggio nostro de 82,8 rispetta ’na tennenza verso l’arto che è costante ne l’urtimi nov’anni: er principale apporto viè da l’imprese piccole e medie, da li settori intellettuali co li brevetti e da la ricerca; li fattori deboli so’ invece queli de capitale umano e d’istruzione terziaria, investimenti in venture capital, collaborazione internazionale e penetrazione de la banda larga. In attesa de sviluppi più confortanti, semo fermi ar diciannovesimo posto.
Lillo S. Bruccoleri
(Traduzione di Massimo Moraldi)
Ne la foto: un gruppo de ricercatori gioveni