Er regista e premio Oscar Gabriele Salvatores ha partecipato alla camera de li deputati alla proiezione der suo urtimo film «Napoli-New York». Ce staveno er presidente de la commissione curtura Federico Mollicone, li sottosegretari a la curtura Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi, li produttori e l’attore protagonista Pierfrancesco Favino.
Er film diretto da Salvatores, prodotto da Paco cinematografica co Rai cinema e distribuito da 01 Distribution, è stato fatto co soli quindici milioni de euri, pagati da finanziamenti pubbrici e privati, facennone un prodotto ar cento pe cento italiano.
Er ministero de la curtura cià messo sei mijoni de suo e ce pare già ’na vittoria pe come naviga la curtura in Italia; «soldi spesi davvero bene», dichiara er sottosegretario Gianmarco Mazzi, sottolineanno che è un film che «fa bene all’anima e che parla il linguaggio del realismo fiabesco; una favola che racconta una storia universale, l’inseguimento di un sogno che si scontra con la dura realtà, ma dove non si perde mai la speranza». Er soggetto è de Federico Fellini e Tullio Pinelli.
«È un film pieno di poesia, ma anche di verità», che ce parla de la «Napoli del dopoguerra dipinta con i tratti di una città piegata dalla miseria»; e c’è «una New York tutta reinventata e interamente realizzata in Italia dalle nostre maestranze che hanno fatto un lavoro eccezionale».
Mollicone ha dichiarato che la storia de li due regazzini che scappano da Napoli pe annà a cercà fortuna a New York je fa penzà ar bisnonno Giovanni che emigrò propio lì e che cià er nome scritto ne li reggistri der museo de Ellis Island.
Concrude ricordanno che «l’emigrazione italiana è una pagina fondamentale della nostra storia, vituperata per troppi anni, ma che è tra le basi dell’immaginario e della cultura di ognuno di noi».
Ha annunciato che ha avviato ’na collaborazione tra la camera de li deputati e la camera de li rappresentanti de Capitol Hill «per valorizzare la celebre cupola affrescata dall’italiano Costantino Brumidi».
Puro li produttori der firme so’ stracontenti perché la pellicola sta a guadagnà benone.
Ma che dice er regista? Salvatores vorebbe che er film fusse proiettato anche ne le scole e che se potesse parlà de cinema co li regazzi armeno de le superiori, come in ogni artro paese europeo indove l’insegnamento der cinema è inserito ne li programmi scolastici, perché «per amare veramente una cosa bisognerebbe anche imparare a conoscerla e studiarla fin da giovani».
«Bella pe te, Salvatò», j’arisponnerebbero li regazzi d’oggi; «nun se riesce manco a finì li programmi scolastici, ciamanca puro er cinema»! Fine de la maggia.
Monica Bartolini
Ne la foto: Lucia Borgonzoni
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