Ogni giorno, sarà ’na mesata, li studenti so’ in agitazione ner regno de la Thailandia e recrameno ’na libertà maggiore. De fatto li militari che comanneno, guidati dar generale Prayuth Chan-o-cha confermato l’anno scorso da elezioni de più che dubbia regolarità, reprimono duramente l’attivisti su la base de la ventesima costituzione emanata a seguito de ’n corpo de stato. So’ valutati in diecimila li manifestanti riuniti a Bangkok attorno ar monumento a la democrazia in de la parte antica de la capitale e stavorta cianno er coraggio d’attaccà l’istituzione monarchica che ner paese mantiè ’n carattere sacrale, ar punto da punì er delitto de lesa maestà cor carcere inzino a quinnici anni. Ballo e movida accenneno l’animi de li giovani nostri, che nun areggheno le restrizioni sanitarie e baccajeno pe la chiusura de le discoteche disposta dar ministro Roberto Speranza; insorgheno l’operatori der settore rappresentati da Maurizio Pasca che minaccia un ricorso ar tribunale amministrativo.
Lillo S. Bruccoleri
(Traduzione di Massimo Moraldi)
Ne la foto: Prayuth Chan-o-cha