Governi a specchio

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Pedro Sanchez, daje e daje, je l’ha fatta: tornerà primo ministro perché cià avuto in parlamento ‘na maggioranza pe puzza de 167 voti a favore appetto a 165 contrari e 18 astensionii. Sostenuto dar Partito socialista e da Podemos, potrà formà er primo governo de coalizione ne la Spagna dopo er ritorno a la democrazia ner 1978; dopo la fiducia, co ‘n tweet sintetizza er programma suo: cor governo progressista novo s’opre ‘na stagione de dialogo e de politica utile; un governo pe tutte e pe tutti che allarga li diritti, rimette ‘n piedi la convivenza e difenne la giustizia sociale. Eguale svorta ma de segno opposto in Austria, indove er conservatore Sebastian Kurz, a cento giorni da l’elezioni e più de ducento da la caduta der primo governo suo, aripija er posto de cancelliere e giura a la Hofburg de Vienna a la presenza der capo de lo stato Alexander van der Bellen. Pe la prima vorta entrano ne l’esecutivo li verdi co quattro ministri, mentre dieci je spetteno ar partito popolare.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi)

Ne la foto: Pedro Sanchez durante er discorso de investitura ar congresso