Imbroji elettorali

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OGGI QUATTRO ANNI FA

Alexandr Lukashenko, che j’ha mannato l’accidenti l’Unione europea sollecitata da l’opposizioni interne rappresentate da l’esule Svetlana Tikhanovskaya, resiste ar posto suo. Durante la visita a l’agroalimentare de Dzerzhinsky er capo de lo stato eletto pe la sesta vorta s’è espresso in termini chiari: potete criticamme o no, ma io so’ er presidente e farò ’na politica dura pe stabilizzà la situazione ner paese; rivorto a li giornalisti televisivi in sciopero, s’è detto pronto a sostituilli co colleghi loro russi invitati apposta. Ne l’Usa Donald Trump, prima de la riconferma de la candidatura sua in Carolina del norde e der ritorno a Washington p’er discorso d’accettazione, sempre assistito da la fija consijera Ivanka, agita er fantasma de li possibili ’mbroji elettorali a novembre, manifesta la volontà de mette ’n mezzo sceriffi pe ’n controllo de legalità e recruta mijara de volontari pe la più granne operazione de monitoraggio der voto.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi

Ne la foto: Ivanka Trump