Il presidente della Finlandia, l’avvocato sessantanovenne Sauli Väinämö Niinistö, è stato rieletto al primo turno con più del sessanta per cento dei voti. A quanto pare non si aspettava nemmeno lui un risultato così lusinghiero, tanto da sentirsi in dovere di riflettere seriamente su come mostrarsene degno. Diversamente è andata a Nicos Anastasiades che a Cipro dovrà affrontare al ballottaggio il candidato indipendente di sinistra Stavros Malas: parte con un vantaggio di 35,5 per cento contro 30,2. Nessun problema in Egitto per Abdel Fattah Al Sisi, che come il suo omologo venezuelano Nicolás Maduro e il suo stesso predecessore Hosni Mubarak sarà candidato unico alle elezioni presidenziali. Nel Regno Unito, dove la Brexit è ormai accettata anche dal leader laburista Jeremy Corbyn, il Galles sembra avviato ad allinearsi alla Scozia nel riconoscere il voto amministrativo ai sedicenni. E scozzese di Svezia si definiva il fondatore di Ikea morto a novantun anni in Svizzera dove conduceva una vita molto sobria, tanto da incoraggiare aneddoti leggendari: dalla scelta del parrucchiere più economico che per barba e capelli prendeva 7,5 euro alla abitudine di girare a Londra in metro o autobus. Il suo stile di vita corrispondeva del resto alle scelte del suo impero basate sulla economicità: se incomincio a comprare beni di lusso – spiegava – spingo gli altri a imitarmi e invece è importante che i leader diano il buon esempio.