Sono cinque milioni i poveri assoluti

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Si celebra in Russia il settantatreesimo anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista; la parata del reggimento immortale si snoda per le vie di Mosca con l’intervento del premier israeliano Benyamin Netanyahu e del presidente serbo Aleksandar Vucic. I partecipanti alla sfilata camminano stringendo in mano la foto di un proprio parente che ha combattuto nel secondo conflitto mondiale, denominato grande guerra patriottica, che costò ventisette milioni di vittime tra soldati e civili; Vladimir Putin si unisce a loro mostrando la foto di suo padre. Contestata nel parlamento iraniano l’uscita dall’accordo nucleare degli Stati Uniti bruciandone addirittura la bandiera in aula; ma l’Europa vuole rimanere e il presidente francese Macron lo ha ribadito al telefono con il suo omologo Hassan Rohani. Sempre più impietose le stime dell’Istat: nell’audizione sul Def il presidente dell’istituto Giorgio Alleva ha riferito che aumentano gli italiani in povertà assoluta che sarebbero cinque milioni, l’8,3 per cento della popolazione; nel 2008 erano il 3,9. Anche Bologna condivide la tendenza a riconoscere i figli monogenitoriali: il sindaco Virginio Merola ha sottoscritto nell’atto di nascita di un bambino il riconoscimento della madre biologica e della cogenitrice. Una nota di Berlusconi spiana la strada all’intesa tra Salvini e Di Maio: se un’altra forza politica della coalizione di centrodestra – si legge nel documento – ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i cinquestelle, prendiamo atto con rispetto della scelta; di più non si può chiedere: non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali; in questo caso non potremo certamente votare la fiducia. Matteo Salvini in mattinata si era detto fiducioso sul governo e sul Milan; la partita politica è aperta, ma il Milan non si è aggiudicato la Coppa Italia che è andata alla Juventus vittoriosa per quattro a zero.

Lillo S. Bruccoleri