Sur caso Navalny se registreno le reazioni russe che se poteveno prevede. Er capo de l’intelligence all’estero Serghiei Narishkin aribbarta l’accuse: nun potemo esclude che l’avvelenamento presunto de l’oppositore possi esse ‘na provocazione de li servizi segreti occidentali, ner tramente che li medici russi nun hanno trovato traccia de sostanze letali. Er portavoce Dmitri Peskov, dopo avé dichiarato de nun vede motivi pe sanzioni eventuali contro er paese suo, ce mette er carico da unnici sur piano politico: io scejerebbe le parole quanno che se parla d’accuse contro lo stato nostro che nun semo disposti a accettà; nun volessimo che li partner nostri in Germania e in antri paesi europei se precipitassero a fà valutazioni; preferissimo stabilì ’n dialogo. Le posizioni occidentali pareno ancora tiepide: l’arto rappresentante de la Ue Josep Borrell annuncia misure imminenti pe la violazione der diritto internazionale. Intanto su proposta de Luigi Di Maio vengheno nominati cavajeri du’ ministri de Vladimir Putin.
Lillo S. Bruccoleri
(Traduzione di Massimo Moraldi)
Ne la foto: Josep Borrell